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Una giornata fra olio e cultura in Val d'Aia

Da Cottanello a Vacone passando per Montasola

Nei dintorni di Rieti, andando verso la Sabina Tiberina e il confine con l’Umbria, c’è un angolo di Lazio poco esplorato in cui gli ulivi crescono a perdita d’occhio fra splendide vallate e dolci colline, intorno a piccoli borghi dall’intatto fascino medievale, ricchi di storia, di cultura e di tradizioni popolari e gastronomiche tutte da scoprire. Partiamo per una gita - da fare anche in mountain bike - in luoghi in cui il silenzio è interrotto solo dal passaggio di qualche trattore, dai suoni della natura o dalla fisarmonica che suona in piazza in occasione di qualche festa o sagra paesana.

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immagine della tappa a Cottanello

Immagine di Cottanello

In mattinata partiamo per Cottanello, prima tappa del nostro viaggio, facilmente raggiungibile da Rieti prendendo la superstrada Rieti-Terni fino a Contigliano e poi, prima di uscire dal paese, prendendo la strada che sale di fronte a noi a sinistra, Via Dante Alighieri, stretta ma molto panoramica. Poco prima di arrivare a Cottanello possiamo già ammirarlo dalla strada mentre ci appare dietro una curva in tutta la sua bellezza medievale intatta, circondato dai folti boschi dei Monti Sabini. Nell’ultima curva che precede l’ingresso nel borgo, scavato nella roccia, visitiamo l’antichissimo Eremo di San Cataldo, un luogo unico nel suo genere, davvero suggestivo. Entriamo nel centro storico attraverso la porta ad arco nei pressi di Via Cavour, e procedendo verso Corso Umberto visitiamo la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, in Piazza Vittorio Emanuele II. Splendida la passeggiata su Via Capocolle che gira intorno alle mura che circondano il piccolo paese regalandoci un panorama unico sulla valle circostante, ricca di vegetazione rigogliosa e di reperti archeologici, come la villa romana in località Collesecco.

immagine della tappa b Montasola

Immagine di Montasola

Un’oretta prima di pranzo, scendendo lungo Via del Poggio raggiungiamo in pochi minuti Montasola, totalmente avvolto nel verde chiaro delle colline disseminate da migliaia di splendidi ulivi, un percorso decisamente da fare in sella ad una moto, o ad una bicicletta se si è ben allenati. Anche Montasola ha conservato l’antico aspetto di borgo medievale a pianta circolare con strette viuzze di ciottoli che attraversano il bellissimo centro storico, tra scaloni, archi, portali in legno e piccole strettoie che sbucano nella vegetazione circostante le mura che ancora lo cingono. Splendida la torre che ci accoglie all’ingresso, inglobata nella porta ad arco che dà accesso a Piazza della Porta. Da visitare in paese la Chiesa dell’Oratorio Francesco Cimini, in cui ammirare pregevoli dipinti. Lo scenario naturale che ci circonda ci ricorda che siamo nella valle dell’olio per cui d’obbligo è una sosta “gastronomica” per assaporare a pieno la cultura e l’atmosfera di questi luoghi. A 500 mt dal paese, in località Forcella, consigliamo il Ristorante il Mascalzone Sabino, ottima cucina locale e ambiente curato e accogliente.

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immagine della tappa c Vacone

Immagine di Vacone

Nel pomeriggio ci rimettiamo in marcia e continuiamo a scendere a valle finché i verdissimi e pianeggianti prati disegnati dal passaggio del torrente Aia annunciano il nostro ingresso nella Sabina Tiberina. Siamo al confine con l’Umbria, nel comune di Vacone. Saliamo fin sulla sua panoramica collina dove si sviluppa il borgo antico in cui visitiamo il Castello e la limitrofa Chiesa di San Giovanni Battista, mentre sul centralissimo Piazzale Vaconio possiamo ammirare il Torrione medievale da cui si apre una splendida vista sui Monti Sabini. Passeggiando nei pressi dell’ingresso alle mura, ci avvolge un’atmosfera antica, che ci porta indietro nel tempo fino alla Roma imperiale e al mito della Dea sabina Vacuna, cui è legato un culto ancora oggi celebrato in questo punto del paese. Nel mese di luglio una fastosa celebrazione coinvolge tutti gli abitanti che vestono i costumi dell’epoca e cantano e danzano come un tempo in onore della dea. Nei dintorni molti sono i reperti archeologici in cui ammirare i resti di ville rustiche romane, tra le quali la maestosa dimora del poeta Orazio, al cui interno è conservato un torchio per la produzione di olio. Nei dintorni, nel comune di Torri in Sabina, merita una visita il Santuario di Vescovio, fra le chiese più belle della Sabina.  

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