Ipogeo dell'Oplita
In prossimità del Regio Tratturo, a pochi metri dalla Stazione Ferroviaria di Canosa di Puglia, è possibile ammirare questa straordinaria testimonianza artistica legata ai culti funerari del IV secolo a.C.
L’Ipogeo dell’Oplita è stato scavato in un banco tufaceo, richiuso all’esterno da due lastre calcaree. Presenta un corridoio, o dromos, che consente di accedere al vestibolo e al piano sepolcrale, gli ambienti nei quali veniva praticato il rito funebre. Il nome del sito archeologico è dato dal bassorilievo posto sulla parete di fondo, o meglio, dalla figura che meglio si è conservata nel tempo: un Oplita, ovvero un guerriero dell’antica Grecia che aveva il compito di precedere il cavaliere in battaglia. E’ presente anche un’incisione in caratteri greci al di sopra dell’immagine, e le pareti della camera hanno mantenuto in alcuni punti l’originaria colorazione in ocra rossa.
L’asportazione del corredo funerario da parte di ignoti non consente di stabilire con esattezza la destinazione della sepoltura, anche se, con molta probabilità, si tratta del cavaliere raffigurato nel bassorilievo. L’enfasi che si evince dalla scena e la decisione di collocare la composizione nel piano sepolcrale, suggeriscono quantomeno l’appartenenza al rango militare del defunto.
Di elevato interesse storico-archeologico, l’Ipogeo dell’Oplita è in grado di raccontare l’arte legata alle sepolture e alle tradizioni diffuse nel territorio di Canosa e in Daunia in età ellenistica (IV-III sec. a.C.).
Indirizzo: 76012 - Canosa di Puglia (Bt)
Telefono: 333 88 56 300
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Commenti e suggerimenti dei visitatori:
Che posto incredibile!